L’errore amministrativo

Incredibilmente, è la principale causa di insolvenza, cioè il principale motivo per cui il debitore non paga risiede probabilmente nelle pieghe del proprio processo amministrativo-contabile, in quello commerciale o nel canale bancario!

In pratica, può dipendere da colui che vanta il credito e non dalla reale volontà di non pagare del debitore. Infatti, a volte il debitore non sa nemmeno di essere tale, perché non gli è mai arrivata la fattura, oppure non sa come e quando pagare, perché non gli è stata inviata la ricevuta bancaria o ha un appoggio su un abi/cab non corretto, perché magari ha già pagato con uno strumento mentre il creditore ne attende un altro (pagamento con bonifico piuttosto di ricevuta bancaria).

Alle volte è il debitore che, consapevolmente o meno, sfrutta gli errori o le inefficienze del proprio creditore per non pagare ed in questo modo tasta anche la capacità di reazione del creditore. Nel caso in cui questo non si attivi prontamente a contestare il mancato incasso, allora il debitore diventa molto meno pronto ad assolvere ai proprio obblighi e scatta il meccanismo tale per cui “se non interessa a lui incassare, tanto meno interessa a me pagare!” A questo punto pagherà quando vorrà e se lo vorrà, questa come le altre scadenze successive, soprattutto se trattasi di ricevute bancarie.

Questo mancato pagamento, che poteva esser risolto prontamente se gestito subito diventa una insolvenza ascrivibile ad un altro caso, quella per cui il debitore non ha intenzione di pagare, magari perché sono subentrate nel frattempo delle difficoltà economiche-finanziarie. Per questo motivo diventa fondamentale un controllo capillare della propria contabilità, che deve esser sempre aggiornata e corretta

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